Cib-ANSIA: la dieta della gravida

Ci ho messo un po’ per arrivare a questo post perché l’argomento richiede tempo e riflessione. No, a parte gli scherzi, penso sia il momento di affrontare la questione cibo in gravidANSIA. Anticipo già che con ogni probabilità ci sarà il post numero uno, due e forse anche tre vista la mole di cose da non poter mangiare, le possibili cose da contrarre e le cose che generano ansia (ho volutamente parlato di cose per lasciare un po’ di suspense).

Parto innanzitutto dal rapporto con il cibo che, per quanto non ossessivo prima della gravidanza, si è manifestato un po’ ostile già dai primi mesi. La prima cosa che la ginecologa mi ha detto è che avrei dovuto evitare di prendere troppi chili, massimo dodici, per poter scongiurare complicazioni, diabete gestazionale e tante altre cose che ogni futura mamma si sarà sentita dire. Benissimo. Nessun problema, regime alimentare alla mano e lieve nausea mi sembravano una buona premessa per evitare la lievitazione fisiologica. Ma non avevo fatto i conti con: noia dovuta a riposo forzato, golosità di base pre-gravidica e gravidica, passione spasmodica per pizza, pane e carboidrati e via dicendo. Il primo scoglio, dunque, che mi si è presentato davanti in questo divertente stato di gravidANSIA è stata l’angoscia da aumento di peso. Non sono mai stata una persona estremamente attenta alle calorie, ma nemmeno un tritarifiuti, diciamo il giusto equilibrio tra “sono perennemente a dieta e mi nutro di aria” e “portatemi un altro hamburger e patatine, salse e quanto di più calorico esista al mondo.” Ma pur avendo un equilibrio interiore (molto molto precario riguardo il cibo) lo spauracchio di metter su peso eccessivo sta diventando un tantino troppo invadente.

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Calci di inizio…ansia!

Dopo tanta attesa finalmente giunge il momento, in gravidanza, in cui il piccolino incomincia a far sentire la sua presenza. Iniziano i primi calcetti e la futura mamma si sente più tranquilla. C’è chi avverte i primi movimenti già verso la 19a-20a settimana, chi più tardi ma, in ogni caso, prima o poi, il tanto atteso momento arriva. Dunque, voi penserete, che finalmente anche la gravida ansiosa inizi a rilassarsi, a pensare che è tutto ok e che quei piccoli movimenti possano regalarle un abbassamento di tensione notevole. Beh, a rigor di logica, dovrebbe essere così, ma la mente della gravida ansiosa genera mostri come il sonno della ragione. Quello che per una gravidanza normale, risulta essere un momento piacevole in cui il calcetto del pargolo arriva inaspettato, nel caso di una gravidANSIA, dal momento in cui il “circo” si mette in moto, diventa una specie di droga anti-agitazione che, però, non essendo rilasciata regolarmente, produce l’effetto contrario. Certo un po’ esagero nel calcare la mano, ma può capitare che nella mente della gravida ansiosa (io e mille altre future neo-mamme) si formulino domande del tipo: si muove troppo, forse c’è qualcosa che non va? Oggi non l’ho sentito per niente, forse c’è qualcosa che non va? Il calcio era debole, forse c’è qualcosa che non va? Insomma, un loop mentale da cui non esce salvo nemmeno il corazzato futuro papino che con tanta amorevole premura, cerca di farci rinsavire.

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