Sono passati cinque mesi da quando è arrivato Mr Pippins nella mia vita ed è giunto il momento di fare un bilancio su qualcosa che risulta essere un argomento spinoso. Ho letto di tutto, opinioni, libri, consigli per gli acquisti e leggende metropolitane. Mi ero preparata nel periodo della gravidanza neanche avessi dovuto fare una gara olimpionica. Ho seguito la dieta dei campioni, fatto le prove generali fino a che la prima da mettere in scena è arrivata, e le sue repliche non sono andate come la regia le aveva pianificate.
Ebbene si, per quanto Mr Pippins sia stato bravissimo fin dal suo primo attacco, perfetto, quasi da manuale direi, l’allattamento non è andato come avrei voluto.Il quadretto idilliaco che mi ero dipinta nella testa era quello di un’allegra e florida mucca svizzera al pascolo con il suo vitellino ma mi sono ritrovata proiettata nell’Urlo di Munch con Mr Pippins affamato e strepitante. Il concetto di “a richiesta” non è comunque ben comprensibile fino a che non lo si prova e per quanto io mi sia impegnata e dedicata a mio figlio con abnegazione, più di una suora di clausura, il risultato non è stato dei migliori. C’è chi sicuramente penserà che non abbia tentato il tutto per tutto e chi invece virtualmente mi darà una pacca sulla spalla a dirmi “Ci hai provato non è colpa tua” ma con aria poco convinta.
Per quanto saggiamente un’altra mamma mi abbia detto che i bambini crescono ugualmente con il latte artificiale, la cosa non ha tirato su il mio spirito di madre affranta per essere stata così scarsa in un qualcosa vecchio come il mondo. Pur essendo stato un fallimento a metà, in quanto l’allattamento di Mr Pippins è stato misto (un po’ del mio lo ha sempre preso e lo prende tutt’ora), non riesco a seppellire quel senso di colpa che mi porto nel cuore. Se poi ci mettete anche che accendendo la tv, in un primo pomeriggio un po’ stanco, ti passa davanti agli occhi la notizia che il latte materno è anche un potente Continua a leggere “Ansia liquida da allattamento”