Ottavo mese di gravidanza, tempo di preparativi spirituali, mentali, fisici e materiali. Il momento si avvicina, la borsa per l’ospedale/clinica è stata fatta e disfatta mille volte (e così fino all’ultimo) e ora è arrivato il fatidico momento del…(un po’ di suspense che non fa mai male)…CORSO PRE-PARTO! Croce e delizia di tutte le future mamme, fonte di notizie interessanti e utili ma anche, e non credo che la cosa valga solo per la gravida ansiosa, di ansie e paranoie.
Giovedì è stato il mio primo giorno (come a scuola) e, avendo saltato il primo incontro, l’ostetrica mi ha fatto un mini-riassunto, alla velocità della luce, di quello di cui hanno parlato: educazione alimentare in gravidanza. Mi ha dato un opuscolo da leggere con tutti i “do and do not” del caso, l’elenco di frutta e verdura di stagione e tutti i rimedi naturali che si possono utilizzare per piccoli fastidi. Bene, tutto perfetto ma non ho potuto evitare di fare qualche piccola considerazione interiore:
Prima considerazione – Comunicare quale sia la giusta alimentazione a metà dell’ottavo mese forse non è che sia proprio una furbata. Magari al prossimo giro potrebbe tornare utile ma, adesso, mi sembra un po’ come il rimedio per non rompere le uova quando hai già fatto la frittata.
Seconda considerazione – Sono una futura madre snaturata. Ho mangiato scamorza affumicata e, ho fatto il peccato più peccaminoso del mondo: perdonami ostetrica perché ho mangiato lo speck (cotto e stracotto). Voi direte, ok lo hai cotto, la toxo l’abbiamo scongiurata? Eh no, il problema sta nell’affumicatura chimica che è potenzialmente dannosa. Sapete bene come sono fatta (dati i precedenti post), mi sono documentata fino alla paranoia su quello che si poteva mangiare e non, ho seguito (più o meno) il regime alimentare che mi ha dato la gine, ma questo è stato proprio un bel colpo basso. Le quantità non saranno state eccessive ma essendo una golosa patita di questi alimenti, non me li sono certo fatti mancare. Quindi ho “potenzialmente” avvelenato mio figlio. Probabilmente i servizi sociali me lo toglieranno subito. (sono ironica, ma non allegra).
Terza considerazione – Ma il prosciutto crudo non era visto come il demonio per chi non ha la positività alla toxoplasmosi? Non negatelo! Ve lo siete sognato in tutte le forme e avete eretto altarini di venerazione in attesa della grande abbuffata post-parto e ora, dopo tutto questo sacrificio, vengono a dirci che, in fondo, se è nella vaschetta, di marca buona e non in offerta, possiamo anche concederci questo lusso? (ATTENZIONE: non sto dicendo di scatenarvi, chiedete consiglio al vostro ginecologo! Io continuo a non mangiarlo) Mumble mumble, sono molto perplessa.
Quarta considerazione – Ora il demonio è diventato il prosciutto cotto. Spiegazione (dell’ostetrica): è il prosciutto crudo, cotto per l’appunto, quando ha dei difetti…quindi? Meglio evitarlo? Anche la mortadella (che non ho mai toccato in questo periodo, ma che molte amiche hanno gradito) non è vista di buon occhio in questo corso-preparto…ma dove sta quindi la verità? Non ne ho proprio idea!
La cosa deprimente è che tutte le tue certezze crollano come la casetta del primo porcellino (vedi che poi il maiale torna sempre) e quella sorta di missione che pensavi di star portando avanti con tale ed estrema precisione, Continua a leggere “Corso preparto parte prima: ti dico oggi quello che potevi fare ieri”