Ansia liquida da allattamento

Sono passati cinque mesi da quando è arrivato Mr Pippins nella mia vita ed è giunto il momento di fare un bilancio su qualcosa che risulta essere un argomento spinoso. Ho letto di tutto, opinioni, libri, consigli per gli acquisti e leggende metropolitane. Mi ero preparata nel periodo della gravidanza neanche avessi dovuto fare una gara olimpionica. Ho seguito la dieta dei campioni, fatto le prove generali fino a che la prima da mettere in scena è arrivata, e le sue repliche non sono andate come la regia le aveva pianificate.

Ebbene si, per quanto Mr Pippins sia stato bravissimo fin dal suo primo attacco, perfetto, quasi da manuale direi, l’allattamento non è andato come avrei voluto.Il quadretto idilliaco che mi ero dipinta nella testa era quello di un’allegra e florida mucca svizzera al pascolo con il suo vitellino ma mi sono ritrovata proiettata nell’Urlo di Munch con Mr Pippins affamato e strepitante. Il concetto di “a richiesta” non è comunque ben comprensibile fino a che non lo si prova e per quanto io mi sia impegnata e dedicata a mio figlio con abnegazione, più di una suora di clausura, il risultato non è stato dei migliori. C’è chi sicuramente penserà che non abbia tentato il tutto per tutto e chi invece virtualmente mi darà una pacca sulla spalla a dirmi “Ci hai provato non è colpa tua” ma con aria poco convinta.

Allattamento-Seno-Artificiale

Per quanto saggiamente un’altra mamma mi abbia detto che i bambini crescono ugualmente con il latte artificiale, la cosa non ha tirato su il mio spirito di madre affranta per essere stata così scarsa in un qualcosa vecchio come il mondo. Pur essendo stato un fallimento a metà, in quanto l’allattamento di Mr Pippins è stato misto (un po’ del mio lo ha sempre preso e lo prende tutt’ora), non riesco a seppellire quel senso di colpa che mi porto nel cuore. Se poi ci mettete anche che accendendo la tv, in un primo pomeriggio un po’ stanco, ti passa davanti agli occhi la notizia che il latte  materno  è  anche  un  potente antitumorale, quel poco di selfcontrol rimasto viene brutalmente gettato fuori dalla finestra dalla giornalista di turno.

Brodi e brodini, tisane, integratori alimentari, fieno, finocchio e altre magie naturali e non, non sono stati sufficienti a far si che l’oro bianco sgorgasse copioso dal seno dell’ansiosa non più gravida. Nemmeno le ragadi hanno messo fine al mio tormento interiore. Mi porterò sempre dietro questo senso di inadeguatezza che non io o Mr Pippins abbiamo contribuito ad alimentare, ma tutto il circo che si è creato intorno a noi, che, forse, a pensarci con il senno di poi, ha rotto i nostri equilibri. Opinionisti per caso e non per cognizione di causa, ostetriche parlanti più del grillo di Pinocchio, ansia da prestazione: shakerate il tutto e avrete come risultato una madre addolorata, piena di amore ma vuota di latte (o quasi).

Per un po’ di tempo ho avuto la testa piena di “Devi continuare a provare e se piange attaccalo di più”, “Io l’ho attaccato tutte le volte che voleva e ora ho più latte che i primi giorni”, “Smetti di dargli quel latte e continua con il tuo” ma anche di “Forse il tuo latte è solo acqua”, “devi provare a farlo analizzare” e via dicendo.

Con il tempo ho capito che accanirmi sarebbe stato un danno ancor maggiore per mio figlio e quando, ancora una volta, ho voluto tentare per non rinunciare ad essere come chi ha avuto la benedizione di un allattamento abbondante, mi sono ritrovata con un arresto nella crescita di Mr Pippins. Da quel momento in poi ho raddrizzato la schiena, ho ingoiato l’amaro boccone e ho trovato la forza di essere una brava madre anche senza nutrire mio figlio esclusivamente con il mio seno. Premesso questo, continuo, comunque ad essere una fiera sostenitrice dell’allattamento esclusivo e a richiesta e consiglio a tutte le mie gravide ansiose di tentare il più possibile ma se proprio non è sufficiente, non abbiate paura di dare l’aggiunta (sempre seguendo quello che dice il pediatra), non pensate di essere meno madri e fregatevene di quelle che vi guardano con gli occhi compassionevoli mentre date il biberon al vostro piccolo come a dirvi “poveretta, non lo allatta”. Non siamo meno madri, lo ripeto, e non credo che quel legame speciale si spezzi solo per non aver dato più il proprio seno. Ricordatevi sempre che un figlio ha bisogno di una madre presente fisicamente ma anche mentalmente e non persa in quel dedalo di mancanze immaginate seguendo un Bianconiglio eternamente insoddisfatto.

E voi che esperienza avete avuto?

 

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12 pensieri riguardo “Ansia liquida da allattamento

  1. Io sono a quota 3 mesi ormai e finora ho sempre allattato io la mia bimba. Ciò che mi ha stupito è stato il mio cambiamento, soprattutto mentale: in gravidanza avevo il terrore dell’allattamento, i primi giorni sono stati un inferno perché le infermiere insistevano e la bimba voleva dormire e non mangiare, poi le ragadi, un ingorgo con corsa notturna al pronto soccorso e via di tiralatte ogni 3 ore. Insomma, non una bella esperienza.
    Poi tutto si è sistemato e io ho iniziato a stare meglio soprattutto con la mente. Finché un giorno mi sono accorta che latte ne avevo meno…e ho pianto, disperata per giorni, perché non volevo passare al latte artificiale. Ho aumentato i liquidi e il cibo che mangiavo nella speranza di recuperare e così è stato.
    Però ti capisco, soprattutto perché tutti sembrano sempre essere interessati a sapere cosa mangiano i figli degli altri e finché la risposta è “lo allatto io” va tutto bene, altrimenti ti guardano come la peggiore delle madri.
    Senza pensare che di fronte magari hanno una donna che ha sofferto questa decisione…
    E fai conto che non sono un’integralista dell’allattamento né una fan dell’allattamento a richiesta, anzi!
    Scusami lo sproloquio…un abbraccio!

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    1. Non è assolutamente uno sproloquio anzi grazie per aver condiviso la tua esperienza. L’allattamento è un momento davvero delicato e troppo spesso, un po’ per la nostra mente un po’ per le persone che abbiamo intorno, può diventare complicato. Sono davvero felice di sentire che tutto si è sistemato per il meglio e che ora va tutto bene! La tua esperienza dimostra che anche chi allatta in modo esclusivo non ha sempre avuto un percorso sereno e semplice.

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  2. Io ho allattato a lungo entrambi i bimbi, ma col primo l’allattamento ha faticato a partire e nelle tue parole ho riletto i sentimenti che ho provato i primi venti giorni. Mi aveva salvata un’ostetrica che mi ha dato i consigli giusti.

    Detto ciò, però, sebbene io creda fermamente nell’allattamento al seno, credo anche che la cosa fondamentale sia la serenità di mamma e bambino. Qualunque sia la forma di allattamento che utilizzerai, questo non cambierà il fatto che ami il tuo bambino e stai facendo del tuo meglio per crescerlo. Questo è quello che conta davvero. I bambini si, si nutrono di latte, ma senza amore deperiscono e muoiono di derivazione affettiva.

    Sei una mamma che ama il suo bambino? Ecco, allora non stai facendo nulla di sbagliato. Non sei sbagliata tu e non è sbagliato l’allattamento.

    Sorridi, sii serena e ama.

    In bocca al lupo per tutto!

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    1. Silvia grazie infinite per il supporto e crepi il lupo. Mi ritrovo perfettamente in quello che dici, il mio allattamento è andato zoppicando ma, anche se ho cercato in tutti i modi di riprenderlo, non ho mai messo il mio bisogno avanti a quello del mio piccolo, accettando alla fine quello che è stato. In tutto quello che faccio metto tutto l’amore del mondo, non perché devo, ma perché lui si lascia amare con estrema facilità 😍Grazie per aver condiviso con me la tua esperienza.

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  3. Ho allattato parecchio per alcune, poco per altre. 14 mesi. Ho lottato per un allattamento che non voleva partire e ho vinto 😊. Ho avuto molto a che fare con le cosiddette tettebane e ogni volta mi facevano venir voglia di mollare anziché insistere. Perché io se mi rompi troppo le palle faccio il contrario di quello che mi dici. Basta. Hanno rotto loro e quegli sguardi di disapprovazione che conosco bene. Quindi si. Vero che allattare è meglio e che si è un vero peccato ti sia andata così per tutta una serie di motivi. al prossimo figlio (se sarà) ci ripenserai. Ma poi basta. Non crucciarti. Tra le milioni di cose che tuo figlio in adolescenza ti rinfaccierà stai pur certa che questa non ci sarà 😂.

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    1. Quello è poco ma è sicuro, non credo proprio che mi rinfaccerà questo anche se penso e, spero, non ci sia molto da rinfacciare visto che ogni singola azione è riempita di un amore immenso. Credo che questo sia quello che conta al di là dell’estremo contatto o meno (anche se quello aiuta molto). Grazie per aver condiviso la tua esperienza. 14 mesi saranno tanti o pochi a seconda delle opinioni, ciò che importa è che tu sia stata la sola e unica a scegliere e che siano stati momenti speciali. 😊

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  4. Io per cause di forza maggiore non ho mai allattato….ma mia moglie si…ahaahah., guarda la nostra esperienza con l’allattamento è stata complessa, te la faccio breve, tutti quanti ci dicono che bisogna assolutamente puntare all’allattamento al seno, ostetrica, puericultrice, pediatra e via dicendo ed in questa direzione abbiamo lavorato, il bimbo si attacca bene, tira tira tira….ma non ce n’è.
    Dovete insistere! e noi insistiamo, noleggiamo il tiralatte ed iniziamo la produzione…la media era di 5 cc in 40 minuti….praticamente nulla….in 40 minuti però avevamo accumulato oramai quintali di improperie….ragadi a non finire ed il piccolo giustamente ha fame.
    Ulteriori visite…..
    Dovete insistere….
    Insistiamo ancora perchè ci sentiamo due idioti ed è la nostra prima esperienza….finchè un giorno il piccolo nato di 2.7 ci accorgiamo essere arrivato a 2.2…quindi sono andato in farmacia e da ignorante ho comprato il primo latte in polvere che ho trovato, quello dell’unione farmacisti.
    Non hai idea della scorpacciata che il piccolo si è fatto.
    Ulteriore visita, spiego la situazione al pediatra dell’ospedale, il quale mi dice un sacco di insolenze perchè dovevamo insistere, mi chiede che latte gli abbiamo dato, glielo dico e la risposta è “quella merda li?”….io l’ho guardato perplesso come per dire….”azz….è quello dell’unione farmacisti, fatto dai medici, come può essere pessimo?”
    Conclusione, abbiamo deliberatamente mandato affanculo il pediatra dell’ospedale, il nostro, la puericultrice e tutti quelli che dicevano…insisti insisti.
    Oggi il piccolo ha 12 anni ed è un bel fustacchiotto, nel frattempo è arrivata sua sorella che di anni ne ha 10 cresciuta con il latte in polvere ed anche lei in saluta non pecca.
    Quindi va bene ascoltare i consigli…ma i figli sono i tuoi, non i loro.

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    1. Concordo perfettamente con quanto dici…la situazione si complica perchè ci sono troppe persone che esprimono i loro “consigli” creando nei neo-genitori grande confusione. Anche noi le abbiamo provate tutte, anche con il tiralatte prima, dopo, durante ma se non basta si deve mettere avanti il benessere del bambino. I pediatri e tutti gli specialisti del settore sono un grande aiuto ma spesso l’accanimento è controproducente, bisogna valutare caso per caso. Ho sempre sostenuto l’allattamento al seno e continuerò a farlo ma bisogna anche essere razionali. Per il latte in polvere lasciamo perdere che alla pediatra della mutua non sono andati bene quelli che abbiamo scelto.
      Visti i risultati avete preso la decisione più giusta. Grazie per aver condiviso la tua esperienza.

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  5. Spero di non ferirti, ho appena scritto un articolo in cui racconto la tua stessa situazione.
    Io sono del partito che una brava mamma da da mangiare a suo figlio. punto. In che modo, è secondario. ma mi spiace tantissimo per la tua tristezza. Hai pensato a una consulenza?

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    1. Ho letto il tuo post e sono contenta che alla fine si sia risolto tutto per il meglio. Non è proprio tristezza la mia, solo un po’ di rammarico per come è andata. Ogni situazione è a sé stante, con il mio cucciolo non c’è stato verso, le ho provate tutte (ad attaccarlo continuamente, a tirarmi il latte, ecc)ma il latte è stato sufficiente a metà. Il mio problema forse è stato proprio che si è intromessa un po’ troppo una figura professionale ma forse, contattando la Leche League, non so…ormai è andata così e lo svezzamento è avviato. L’importante è che cresca bene e sano. Comunque grazie per aver commentato il post. 🙂

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