Dal libro degli incontri del corso preparto, capitolo secondo

In quel tempo…A parte gli scherzi, come anticipato nell’ultimo post, la narrazione della saga delle avventure della gravida ansiosa, durante il corso preparto, continua. Ed eccoci qui con nuovi dubbi, perplessità, voglia di riderci su e qualche consiglio che spero sia utile per tutte le future mammine in dolce attesa.

Partiamo dal presupposto che a me, quando vado al corso preparto, sembra di stare a Fantasilandia, sono convinta che sia utile almeno per una cosa (ma sono troppo cattiva perché è utile anche per altre) e cioè socializzare. Ebbene si, la socializzazione tra future mamme è importante, perché? Per diversi ordini di motivi ma i due principali, secondo la sottoscritta, sono:

  • Ti impedisce di impazzire dietro alle tue ansie patologiche condividendole con altre donne che ne hanno di uguali (o, magari, se siete fortunate anche di più assurde, così le vostre vi sembreranno meno tragiche).
  • Ti impedirà di impazzire in casa, chiuderti nella tua solitudine di neo-mamma abbandonata dalle amiche in carriera o bimbifrequentatoridiasilo-munite (e che dunque non si mixano bene con il tuo) e iniziare a parlare con la tua immagine riflessa nello specchio perché, magari, si riuscirà ad organizzare un’uscita con le carrozzine tirate a lucido per l’occasione o ci si incontrerà al consultorio per fare il baby-massaggio (se poi qualcuno lo facesse anche a voi, sarebbe davvero il paradiso, ma non ci contate.).

Per ora mi sento di dire che il gruppo che si è formato è molto omogeneo e ci facciamo grandi risate, soprattutto quando l’ostetrica inizia a dire cose che vanno nel verso esattamente opposto a quello che ha detto l’infermiera il giorno prima, o quando ci rendiamo conto che alla fine siamo tutte diversamente gravidansiose, fissate e maniache della precisione e dell’organizzazione anche se, cerchiamo di farlo passare per una patologia data dall’avvicinarsi del parto.

Come accaduto la scorsa volta, anche ora posso ribadire, con una certa convinzione, che sono una madre degenere perché ho lavato tutti i vestitini di Mr Pippins, con il detersivo per i neonati e perché sono giorni che pulisco e disinfetto casa con prodotti che contengono varecchina, lisoformio e igienizzanti vari, oltre all’anticalcare. Non sia mai. In una casa per bene, dove sta per giungere un piccolo fagottino non si usano prodotti chimici a meno che non vogliate essere poste nel girone delle madri scellerate, quando il nuovo Dante 2.0 deciderà di scrivere una nuova Divina Commedia.

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Si usano solo prodotti naturali, e non quelli tipo bio (su cui sembra si possa chiudere un occhio con l’acquisto di prodotti, più o meno realizzati non industrialmente, in quei negozi dove vai con la tua boccetta per fartela riempire), ma proprio fatti dalla natura. In primis acqua e aceto, poi acqua e limone. Bicarbonato come se piovesse e sapone di Marsiglia a gogo. Non che sia tutto sbagliato ma a me, che sono cresciuta in un’epoca in cui Mastro Lindo era un eroe (per tutti i pavimenti che doveva pulire), Calimero sembrava meno sporco con il detersivo Ava (anche se all’inizio tifava per il Lanza lui, il piccolo e nero), Coccolino non era solo un detersivo ma incarnava il più coccoloso di tutti gli orsacchiotti (altro che Winnie The Pooh) e Mister Verde (impersonato da un simpatico WC con tanto di papillon e bombetta) si puliva da solo, risulta difficile abbandonare quelle formule chimiche per acqua e aceto.

L’aceto ha proprietà disinfettanti e antibatteriche, questo si, (l’ho usato anche per un dente che mi stava uccidendo dal dolore e non potendo prendere antibiotici o antidolorifici, mi sono rivolta al rimedio naturale), ma inondare la cameretta del pargolo con l’aceto bianco mi fa un po’ rabbrividire. Diciamo che cercherò di cavarmela così: in medio stat virtus e io userò qualche prodotto naturale (tipo il sapone di Marsiglia e il bicarbonato per vestiti e vestitini) ma lasciatemi pulire il bagno con il disinfettante, l’anticalcare e pure qualche goccia di varecchina.

A parte la versione un po’ hippie dell’ostetrica (che alla fine è spassosissima), qualche dritta ce l’ha data (rimanendo sempre un po’ in tema eco-bio) per evitare salviettine commerciali, coppette assorbilatte che all’interno hanno parti di plastica che non permettono una buona areazione del capezzolo, ma anche cosa usare per il bagnetto del piccolo erede fino ai 4-5 mesi e come detergere le parti intime i primi giorni dopo il parto.

Io ve le lascio qui sotto (NB: sono info vere e serie ma da valutare). Vedete voi, mie belle gravide ansiose, se possono esservi utili. Al prossimo resoconto!

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11 pensieri riguardo “Dal libro degli incontri del corso preparto, capitolo secondo

  1. Mi segno i consigli così da integrarli con quelli che verranno dal mio corso preparto…se ti consola, mentre mi può stare bene lavare i vestiti di tutta la famiglia con detergenti bio, assolutamente non rinuncerei mai a qualcosa di disinfettante per bagni, cucina ecc…ti confesso che un po’ di napisan in polvere io lo aggiungo anche alle lavatrici di biancheria intima e di casa 😉 ma non lo dire a nessuno!

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  2. Anch’io all’inizio ero terrorizzata da tutto quello che mi avevano detto al corso preparto…e ovviamente a sentir loro stavo per uccidere la Topina con tutti i prodotti poco “naturali” che avevo usato…ero già pronta a partorire un piccolo mostro deforme avendo pulito con la candeggina “che poi viene assorbita e passa direttamente al bimbo…”…poi è nata e adesso è già tanto se riesco a dare lo straccio per terra!!!😂😂😂

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  3. Ciao sono Silvia, ho letto con interesse il tuo articolo soprattutto le chicche che riporti direttamente dal tuo corso pre-parto, io il mio l’ho finito la scorsa settimana….le trovo davvero utili anche perché anche io non amo molto i prodotti per lavare che si trovano in commercio sono più per le cose naturali almeno inizialmente come amido di riso o di mais….e adoro l’olio di mandorle che sto utilizzando anche per me tra l’altro…leggevo che anche tu sei prossima al parto ,…io sono quasi al nono mese la data presunta parto sarà il 20 dicembre e tu?
    mi iscrivo al tuo blog in modo che possiamo condividere con scambio di opinioni questo meraviglioso momento…
    se vuoi puoi fare lo stesso con il mio neonato blog il link lo posto sotto
    https://ilsalottodisilvia.wordpress.com
    grazie mille
    un abbraccio Silvia

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    1. Ciao Silvia, piacere di conoscerti! Sono contenta di poter condividere la mia esperienza con un’altra “panciona” (passami il termine affettuoso). Io sono quasi a termine . Mi sono iscritta anche io al tuo blog e ti leggerò con piacere anzi ora vado a curiosare un po’. Grazie mille per la visita e il commento. ^_^

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  4. ti ringrazio tantissimo e si…..tra pancione ci si intende 😉 allora tieni duro anche tu che stiamo quasi per abbracciare i cucciolotti ….mi commuovo solo al pensiero di quel momento 😉
    scusami sono gli ormoni a go go 🙂

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